Porta Saragozza Bologna
Porta Saragozza ©Bologna-Guide.com

Porta Saragozza

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Porta Saragozza Bologna
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Porta Saragozza è per Bologna una struttura architettonica di grande fascino, che ancora oggi indossa le antiche vesti medievali, nonostante nel corso dei secoli abbia subito diversi interventi di restauro.

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Curiosità e informazioni utili su Porta Saragozza

Per ammirare la Porta Saragozza basterà recarti nell’omonima piazza di Bologna. Essa è anche nota con il nome di “Porta Sacra“, così chiamata perché nel 1674 venne realizzato un portico, che conduceva i fedeli in venerazione fino al Santuario della Madonna di San Luca. Da lì partiva e terminava la processione dedicata all’icona mariana.

Questo importantissimo luogo è una delle nostre tappe del tour a piedi verso San Luca.

Tra il 1883 e il 1938 la tranvia a vapore, che seguiva la tratta Bologna-Casalecchio-Vignola, passava attraverso quel punto, così come altre due linee urbane fino al 1963.

Il 1982 segna un momento storico molto importante, perché i locali interni alla struttura diventano la prima sede ospitante un circolo culturale gay, evento mai accaduto prima in Italia, infatti, non era mai stato concesso uno spazio pubblico a un’associazione di questo tipo.

Nel 1985 essa è diventata la sede nazionale dell’Arcigay, un’importante associazione a tutela dei diritti LBGT. Nonostante in seguito il circolo si sia trasferito presso un’altra postazione, ha mantenuto il nome “Il Cassero” derivante dal luogo che originariamente lo ospitava.

Nel 2007 sono iniziati ulteriori lavori di restauro che, terminati nel 2009, hanno riportato il monumento al suo massimo splendore. Oggi, al suo interno puoi trovare il Museo della Beata Vergine di San Luca, che preserva il patrimonio culturale, storico e religioso legato alla figura mariana. Inoltre, è lì presente la collezione permanente di Antonio Brighetti.

Storia ed evoluzione dal medioevo a oggi

Porta Saragozza rappresenta una delle numerose porte nelle mura che anticamente circondavano il comune e che avevano lo scopo di proteggerlo da eventuali attacchi esterni. Questa in particolare venne costruita come punto d’accesso nel corso del XIII secolo, il varco era situato precisamente nell’ultima cinta muraria di Bologna.

Correva l’anno 1859 quando l’architetto Giuseppe Mengoni decise di restaurarla completamente, donandole un aspetto più moderno e splendente.

Attraverso questo grandioso intervento il cassero medievale ha preso un’altra forma, più adatta ai tempi d’oggi, inoltre, sono state inserite le due torri laterali.

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